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Dover e Grace Keller (Hugh Jackman e Maria Bello) e Franklin e Nancy Birch (Terrence Howard e Viola Davis) hanno riunito le rispettive famiglie insieme per festeggiare il giorno del Ringraziamento. Dopo pranzo però le due coppie si accorgono che le bambine più piccole sono scomparse. I sospetti del detective Loki (Jake Gyllenhaal) cadono su Alex Jones (Paul Dano), possessore di una misteriosa roulotte, posteggiata in quell’isolato proprio in quelle ore. Ma Jones è in grado di intendere solo parzialmente, viene scagionato, e la polizia è costretta a lasciarlo libero. Ma Keller non si fida e decide di proseguire le indagini per conto proprio.

Una vicenda che si articola su due corse contro il tempo che vanno nella stessa direzione ma su binari paralleli, che faticano a incrociarsi se non per cozzare. Da una parte il poliziotto che ha risolto tutti i suoi casi e che si attiene alle regole, seppur farraginose e non senza un certo fastidio, dall’altra il padre di famiglia esasperato dalla situazione che decide di battere la pista della giustizia privata, in una provincia americana bigia e malinconica quanto misteriosa e intrisa di tinte noir. Denis Villeneuve, regista franco-canadese già vicino all’Oscar con La donna che canta (2010), riesce a dirigere un valzer delle parti nel quale si fatica a capire di chi sospettare, per un thriller cupo e dai numerosi risvolti morali ed etici. Il Prisoners del titolo – fortunatamente mantenuto invariato anche nella versione italiana –, fa riferimento non solo alla scomparsa delle due bambine, ma anche alle diverse forme che la prigionia può metaforicamente avere, come la schiavitù di chi si prostra ai voleri dell’alcol, dei farmaci, degli estremismi, dei fanatismi, delle proprie paranoie. Ben amalgamato e composito il cast, ottimi Jackman e l’ex Donnie Darko (2001) Gyllenhaal, il primo sempre al limite dell’equivoco, con gli scatti furiosi di Wolverine (2009 e 2013) imprigionati nei panni di un uomo qualunque, e il secondo dipinto come una consumata rockstar a fine carriera imbavagliata nel formalismo del proprio regolamento; molto buona anche la fugace prova di Melissa Leo (Holly, la zia di Alex), dall’inquietante sguardo vacuo, perso nell’uggioso mondo di un film d’atmosfera non banale. Nemmeno nel finale. Per le tematiche trattate, è consigliato ad un pubblico adulto.

TITOLO: Prisoners

(Prisoners)

REGIA: Denis Villeneuve.

CAST: Hugh Jackman, Jake Gyllenhaal, Viola Davis, Maria Bello, Terrence Howard, Melissa Leo, Paul Dano, David Dsasrmalchian Titolo originale Prisoners.

GENERE: Thriller.

DURATA: 153 minuti.

USCITA: 2013, Usa. Warner Bros Italia.

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(Pubblicato sul settimanale Mondo Padano del 15 novembre 2013)